
Questo è il periodo dell’anno di resoconti.
È tempo di bilanci e auguri; è il momento di riprendere fiato e “rigenerarsi”.
Questi spazi temporali sono necessari per redarre un bilancio dell’operato e valutare quali siano le inefficienze e quali i punti di forza che ci guidano alla correzione e al miglioramento dell’attività operativa e ad ascoltare nuove proposte per prendere tutte le decisioni volte al raggiungimento degli obiettivi strategici preposti.
Tra le cose che voglio condividere in questo spazio di informazione, c’è l’idea di un ulteriore progetto Solis, il Progetto Meridiana, che prevede l’ampliamento infrastrutturale del polo logistico alimentato ad energia rinnovabile gestito dalla Solis GreenLog. Quest’ampliamento è caratterizzato dall’alto tasso di efficientamento energetico, con un sistema di produzione di energia rinnovabile e storage termico ed elettrico capace di raggiungere la totale autosufficienza energetica. Una struttura che rincorre il sole stando ferma e disegna nuove possibilità di ampliamento di servizi di trasformazione dei prodotti alimentari del territorio attraverso, appunto, l’autosufficienza energetica.
Per finanziare questo progetto il 15 novembre 2022 è stato emesso un nuovo prestito obbligazionario Solis 5.50% (che si chiuderà il 28 febbraio 2023), coinvolgendo direttamente i risparmiatori del territorio e tutti coloro che vogliono contribuire a realizzare e supportare il tessuto produttivo della comunità che si inscrive all’interno dei processi di autoproduzione energetica rinnovabile.
Il convegno del 2 dicembre, insieme allo sforzo comunicativo e alla pubblicazione del nostro primo Bilancio Sociale sono tutti tentativi di rendere protagonisti i nuovi ed i consolidati investitori e tutta la comunità partecipante. La transizione energetica, da questa prospettiva, è diventata concretamente il canale attraverso il quale l’economia del territorio persegue una vera e propria inclusione e condivisione sociale.
In realtà si tratta di due progetti in uno: un intervento industriale ecosostenibile ed una proposta di finanza etica. Idee queste che si completano, secondo la mia esperienza imprenditoriale, con la ricerca e lo studio continuo di sistemi innovativi di rigenerazione ed efficientamento. Un approccio economico, dunque, intimamente strutturato sulla concezione di sostenibilità ambientale e sociale.
Con il passare degli anni ho preso coscienza dell’importanza, in un’ottica completa di economia circolare, l’aspetto della condivisione dei progetti e delle possibilità di sviluppo.
Condividere è una parola piuttosto blasonata, ma di cui dovremmo recuperare il senso profondo, soprattutto se si decide di raccogliere la sfida di un cambiamento prima di tutto culturale.
Un sistema economico estremamente legato alla prossimità territoriale, quale quello che ho pensato ed ideato in più di trent’anni di carriera, non può che accogliere quel significato di trasparenza delle informazioni e apertura alla comunità, di creazione sempre maggiore di posti di lavoro di qualità e la proposta di investimenti finanziari remunerati ed identificati.
Per l’anno che si conclude spero di essere stato capace di condividere le scelte imprenditoriali per il territorio; per il 2023 mi auguro e vi auguro di trovare sulle onde delle nostre esperienze, azioni concrete in favore della sostenibilità ambientale e sociale per il nostro territorio.
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