CRISI ENERGETICA: IL TEMPO DELLA SCELTA

Crisi energetica: il tempo della scelta

La crisi energetica e il nuovo stop delle forniture russe di gas, un problema variegato e ricco di sfaccettature che ha, come principale conseguenza, l’instabilità dei mercati.
Un contesto incerto che proietta l’ombra della recessione sul nostro futuro.

 

In Italia cosa sta succedendo?

Sotto la lente del governo c’è l’inflazione che ha toccato quota +8,4%, quota che non si registrava da dicembre 1985. Fondamentale è trovare soluzioni per calmierare i costi energetici. Venerdì è stato approvato il nuovo Decreto e Sostegni ter 2022, una serie di misure a sostegno delle imprese.
Il settore più colpito è, infatti, il mondo produttivo, piegato dal caro bollette e dall’aumento generalizzato dei costi delle materie prime. È plausibile che si agirà sul credito di imposta per le imprese energivore e gasivore. Rispetto allo stato attuale non sarà facile prolungare la rateizzazione delle bollette.
Per quanto riguarda lavoro e occupazione, alla luce dei rallentamenti della produzione in molte aziende, tra le ipotesi appare quella di circoscrivere la misura degli interventi ai solo settori più in difficolta. Ma è preoccupante che in tutta questa situazione di forte crisi, tutte le risorse messe a disposizione non basteranno. Probabilmente oltre a considerare solo le risorse, bisognerebbe anche valutare le modalità d’impiego delle risorse finanziare e tecnologiche oltre quelle della materia energia.

 

Verso nuove scelte imprenditoriali

Uno dei problemi riscontrati in questo periodo di crisi, è la mancanza di sistemi produttivi collegati a processi di autoproduzione energetica. In altre parole finora non si è puntato abbastanza a implementare e coordinare la produzione di energia rinnovabile con il consumo industriale dei settori più energivori. Dal mio punto di vista, oggi stiamo facendo i conti con delle mancate scelte, dovute a delle resistenze prima di tutto culturali.
In tempi non sospetti, per necessità di sopravvivenza della mia azienda Solis SpA, mettendo a frutto la mia esperienza imprenditoriale e consulenziale, ho spostato l’attenzione sulle modalità di consumo dell’energia rinnovabile, diversificando il core business dalla sola realizzazione di impianti fotovoltaici allo sviluppo di nuovi ambiti produttivi.
La diversificazione, partendo dai primi servizi di progettazione e installazione di produzione ed efficientamento energetico, ha di seguito toccato altre due aree principali. La prima è riconducibile agli impianti industriali energivori, caratterizzati dalla trasformazione della produzione di energia rinnovabile in termica. Questo è stato possibile realizzando Solis GreenLog Srl, centro logistico del freddo, adottando il know-how tecnico scientifico di Solis oltre che le sue tecnologie innovative. Nella sua progettazione sono stati applicati i principi di Ecodesign, considerando come prioritario il risparmio dei consumi energetici e di risorse materiali. Il secondo ambito ha interessato la creazione di un nuovo settore O&M interno alla Solis; una divisione specializzata nella manutenzione degli impianti di produzione, permettendo di monitorare e allungare i cicli di vita degli impianti e contemporaneamente assicurare performance, sia di producibilità energetica sia di ottimizzazione dei consumi.
Questa esperienza imprenditoriale ha ricalcato un modello circolare studiato e sperimentato nella sua realizzazione, acquistando una validità concreta. Da nozioni prettamente teoriche si è arrivati alla pratica, con condizioni di perfette replicabilità. La sfida è quella di applicare questo modello in più ambiti energivori, ampliando il raggio di attuazione. Una sfida che può essere letta come una delle strategie per far fronte alla crisi energetica ed economica che stiamo vivendo. Per essere all’altezza di questa sfida è necessario coadiuvare le forze nazionali sia imprenditoriali che politiche. Il pacchetto di soluzioni che la nostra classe politica dovrebbe approvare deve contenere incentivi per la realizzazione di questi sistemi interconnessi, orientati all’autosufficienza energetica.
Per leggere e interpretare le nuove condizioni politiche ed economiche del nostro tempo, forse è il momento di ritornare all’etimologia della parola crisi, dal greco krisis. Il suo significato non ha una accezione negativa, catastrofica, essa rimanda al tempo della scelta.

 

 

Fonti
https://www.ilsole24ore.com/art/borse-ue-caute-occhi-crisi-energetica-prezzi-gas-calo-avvio-AE5KRwxB
https://www.valigiablu.it/cina-crisi-energia-elettrica/

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