
Efficientamento energetico, un fattore della rivoluzione economica
La transazione economica e produttiva è una sfida a cui tutti siamo chiamati a rispondere con i mezzi e le competenze che possediamo: deve essere affrontata con un supporto e un’organizzazione integrata e condivisa almeno a livello nazionale. Chi appartiene al settore delle piccole e medie imprese sa bene quanto questo tipo di collaborazione spesso risulti un’utopia troppo distante dalla realizzazione. I problemi strutturali che invadono gli ambiti della burocrazia e dei finanziamenti possono rivelarsi delle empasses che non permettono di superare la contraddizione esistente fra le dichiarazioni di intenti e la fattibilità delle azioni concrete. Tuttavia è possibile affrontare il problema da punti di vista differenziati dai quali è verosimile intraprendere percorsi che, sebbene parziali, permettano di modificare profondamente i nostri particolari processi produttivi.
Individuare l’obiettivo dell’efficientamento energetico può essere un punto di partenza per rimodulare in modo virtuoso una semplice attività produttiva, con benefici rilevanti non solo per quanto riguarda la diminuzione dell’impatto ambientale, ma anche rispetto ad effettivi vantaggi economici. Investire sull’efficientamento energetico, infatti, permette di ricavare un’entrata economica unicamente dalle capacità rigenerative e di risparmio della risorsa-energia, implicite in un progetto di sostenibilità. Questo tipo di progetto non deve essere ideato in virtù del raggiungimento di una meta definitiva, di un traguardo fisso, ma deve essere inscritto all’interno di un percorso di riconversione totale dei processi aziendali. Deve coinvolgere progressivamente tutti i settori produttivi.
L’efficientamento energetico consiste in un effetto combinato che prevede due macro azioni: il ridimensionamento del fabbisogno energetico e la produzione/accumulo di energia rinnovabile con il solo risultato dell’autosufficienza energetica che consente di raggiungere l’indipendenza dell’attività dalle fonti fossili, ovvero uno dei primi obiettivi dell’economia circolare. Per attivare questo progetto è necessario un’analisi completa e continua dei consumi e dei processi che permetta di ristrutturare profondamente le modalità di utilizzo dell’energia. È uno studio che si deve adattare perfettamente alla particolare fisionomia dell’azienda in questione e alle sue specifiche potenzialità. Anche la produzione di energia rinnovabile, tramite impianti quali fotovoltaici, eolici, di biogas, etc, deve essere pensata nell’ottica della piena ottimizzazione dell’utilizzo energetico. Pertanto sarà necessario implementare sistemi di accumulo energia e di monitoraggio essenziali per un corretto utilizzo della stessa. Essere green significa non solo prevedere l’utilizzo di nuove tecnologie di consumo e produzione rinnovabile, ma anche, e soprattutto, essere attenti alle effettive esigenze produttive e continuamente pronti a mettere in discussioni abitudini e strutture organizzative della propria azienda.
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