Perché utilizzare l’indice di efficienza energetica?

efficienza energetica

L’irreversibilità economica della produzione è direttamente proporzionale al livello di esternalità negativa che un’attività d’impresa può provocare. Tale livello, in linea di principio, viene misurato da due tipologie di applicazioni correttive:

  • la prima ex-post, cioè a valle, con interventi di tecnologia “end of pipe” o terminale, come depuratori e filtri sulle emissioni inquinanti. Questi interventi sono spesso la via preferenziale perché applicata a valle dei sistemi di trasformazione e non richiedono cambiamenti radicali della produzione e risultano poco onerosi e più semplici anche se non molto incisivi.

  • la seconda, invece, è ex ante, cioè a monte dei sistemi di trasformazione economica e richiedono interventi più radicali per realizzare una più profonda trasformazione della produzione dei beni e servizi. Viene in questo modo ridisegnato il processo produttivo su tutta la filiera fino alla distribuzione. Ad esempio con modalità di trasformazione: per ridurre la produzione di scarti; per riciclare il materiale usato per la realizzazione delle infrastrutture; per applicare il controllo quantitativo e qualitativo delle materie impiegate; per elaborare le informazioni disponibili. Quest’ultima modalità si attiva attraverso la formazione dei dipendenti (investimenti in capitale umano) per accelerare lo sviluppo dell’innovazione tecnologica in tempi relativamente brevi e con costi relativamente bassi (investimenti in Know How). In altre parole, è necessario mettere in atto una nuova metodologia su tutto il processo della trasformazione economica dell’impresa che deve prevenire (ex ante) nel ridurre al massimo l’impatto ambientale: si possono utilizzare per questo scopo indici di monitoraggio e di performance, ripensando e riprogettando ogni segmento del processo produttivo sulla base delle informazione pervenute da tali indici. La sostenibilità ambientale così implementata diventa una concreta opportunità economica per l’impresa.

In linea generale è da stabilire di quanto si riduce il livello di esternalità negativa con gli investimenti effettuati perché l’impresa colga la propria opportunità economica. È evidente che la prima tipologia di correzione si presenta molto semplice da attuare e poco onerosa per l’impresa, ma spesso incontra ostacoli dalle comunità locali sia in termini di sostenibilità ambientale che in termini di sostenibilità sociale, tale da non aumentare il capitale reputazionale dell’impresa.

Nella seconda tipologia di correzione l’impresa si pone in maniera diversa sia dal punto di vista della sostenibilità socio-ambientale che del mercato, migliorando sensibilmente l’elemento reputazionale. Va da sé che questi miglioramenti siano misurati e comparati con investimenti più importanti da effettuare. Tale percorso, affinché sia oggettivamente un’opportunità economica, deve considerarsi di lungo periodo e l’impresa necessita di finanziamenti pazienti e non speculativi.

Per iniziare questo nuovo percorso bisogna utilizzare il più importante, e di immediata applicazione, indice di performance: l’indice di efficienza energetica che permette di percepire facilmente come si possa ridurre l’impiego della risorsa materia.

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